Il messaggio che “l’evoluzione del granchio” cerca di trasmettere sarà l’impellente necessità da parte di tutti di liberarci delle convinzioni e dalle cattive abitudini che affliggono il mondo della moda al giorno d’oggi, sulla necessità di abbandonare un vecchio sistema industriale per adottarne uno migliore che ci permetta di compiere una crescita sostanziale in relazione alla sostenibilità. Per farlo vorrei prendere come esempio una speciale caratteristica che accomuna tutti i granchi e che ritengo utile per la trasmissione del mio ideale.
I granchi possono crescere solo ad una condizione, liberarsi dal guscio vecchio e duro che ne limiterebbe la crescita attraversando così una fase evolutiva sì delicata che lo renderà vulnerabile ed esposto alle minacce, ma che gli permetterà in futuro di ottenere una nuova corazza più grande che consentirà al granchio di crescere e diventare più forte.
Noi come i granchi dobbiamo superare le nostre paure e indecisioni, decidendo di affrontare il cambiamento con lo scopo di rendere l’ambiente che ci circonda un posto migliore.
La collezione è realizzata unicamente con tessuti facilmente riciclabili e derivati da innovazioni sostenibili.
Lana rigenerata
ottenuta dal completo riciclaggio degli indumenti, o dagli scarti di varie lavorazioni.
Cotone organico
coltivato senza uso di pesticidi e prodotti chimici nocivi, oltre a richiedere molta meno acqua per crescere.
Flowerdown
un materiale di imbottitura realizzato utilizzando una combinazione di fiori di campo essiccati, un biopolimero e aerogel.
Econyl
Econyl è una fibra tessile sintetica derivata dalla rigenerazione di polimeri di plastica riciclata. Viene creato grazie al riciclo di reti da pesca che rappresentano 1/3 dei rifiuti abbandonati in mare.
Zip
Zip composte da elementi riciclabili, come il nastro in NEW LIFE ( poliestere riciclato da un processo meccanico, che trasforma le bottiglie in polimero senza usare sostanze chimiche. Catena in ECONAMID poliammide riciclata a partire dagli scarti di fibre pre e post consumer.
I capi sono composti da moduli intercambiabili che, attraverso zip nascoste e non, possono essere smontati e rimontati” creando diverse combinazioni.
Permettere al consumatore la possibilità di personalizzare il capo, selezionando fra una serie limitata di colori proposti, offrendo un’esperienza d’acquisto unica.
La collezione si delinea intono a 12 pigmetni presenti in natura. Ogni colore può essere scelto per tingere sia capi naturali che sinteci, attraverso una tencinca sperminetata dalla tecnologia Colorifrix. Azienza del Regno Unito che sostituisce la biologia alla chimica. Il processo di biosintesi consiste nell’ individuare un batterio in grado di produrre un certo pigmento, nell’estrarre il gene responsabile della colorazione e nell’inserirlo nel DNA di una coltura batterica appositamente preparata. La soluzione è quindi inserita in un impianto di fermentazione a base di zuccheri che favorisce la riproduzione dei batteri e della quantità di pigmento. Il tessuto viene immerso nel bagno di tintura a bassa temperatura (tra i 25 e i 37 gradi) senza ausiliari chimici e sali metallici.
Servendosi della tecnologia blockchain potrete tenere traccia delle informazioni archiviate in blocchi virtuali collegati in una catena, la cui integrità è garantita dall’uso della crittografia. Al fine di offrire al consumatore realtà e trasparenza del prodotto che acquista, assicurando qualità e sicurezza delle lavorazioni.
Attraverso questa tecnologia è, infatti, possibile raccogliere tutta la storia del prodotto, dal design alle materie prime, alle fasi di lavorazione, al confezionamento, all’intera rete logistica fino ad arrivare alla collocazione nel negozio.